giovedì 5 dicembre 2013

rispettare le regole

"Le lavanderie self-service sono importanti, ma devono rispettare le regole"

questo un articolo trovato in un giornale locale...che ne pensate???

La Spezia - Dalla Spezia prosegue con determinazione la campagna, promossa da Cna, a tutela e per il rispetto della legalità nell’esercizio delle lavanderie self service. Le lavanderie artigiane denunciano il fenomeno di quelle a gettone o self service che non rispettano la legge. A questi esercizi commerciali – ricorda Cna - non si applica la normativa relativa alla “Disciplina dell'attività professionale di tintolavanderia” e per operare, sono tenuti solo all'obbligo di iscrizione al registro delle imprese e all'ottenimento dell'autorizzazione da parte del Comune in cui si esercita l'attività. La lavanderia self service è una semplice attività di noleggio attrezzature: uno spazio allestito con lavatrici ed essiccatoi, utilizzati direttamente dalla clientela tramite l'acquisto di appositi gettoni ed eventualmente dei detergenti. Un servizio importante verso un particolare tipo di utenza, che si colloca in un ampio potenziale mercato. Eppure in molti casi chi esercita tale attività cerca di trovare ulteriore clientela “scimmiottando” le lavanderie tradizionali.
"E’ assolutamente vietato – ricorda Maurizio Viaggi, responsabile Cna del settore - che all’interno della lavanderia automatica sia presente un addetto che fornisca assistenza ai clienti, proponendo servizi di stireria, di ritiro e consegna capi a domicilio e altri tipi di servizi tipici della lavanderia tradizionale. Si tratta, oltre che di una forma di concorrenza sleale per le aziende di tintolavanderia e di un esercizio abusivo di attività. La Polizia Municipale organo di controllo dell’Ente che rilascia le autorizzazioni, il Comune, deve effettuare i controlli e nel caso di abusi provvedere a sanzionare e a chiudere l’attività. Basta colpire sempre coloro che esercitano correttamente il proprio lavoro e pagano le tasse, basta indifferenza o buonismo. Chi esercita in modo abusivo è conosciuto e noto a tutti, va colpito, altrimenti i “soliti noti”, nel caso delle lavanderie self service un pugno di attività prevalentemente alla Spezia e a Sarzana, continueranno impunemente ad operare nella loro illegalità rafforzando un messaggio negativo e sbagliato, che il mondo è quello dei furbetti. Le Istituzioni non possono consentirlo e le imprese che operano nel rispetto delle norme non lo possono più accettare".
Pertanto Cna è a disposizione di tutte le imprese, comprese le lavanderie self service, per fornire ogni chiarimento sulla normative e gli obblighi di legge e verso gli utenti che devono essere salvaguardati contro ogni forma di abusivismo. In particolare Cna chiede ai Sindaci e agli enti preposti al controllo di effettuare azioni più incisive per colpire ogni abusivismo a tutela di chi lavora, dell’utenza e della legalità.

giovedì 24 ottobre 2013

ARTICOLO TROVATO IN UN SITO INTERNET DI INFORMAZIONE

Questo articolo che postiamo oggi, è stato tratto dal sito internet affari italiani, qui sotto il link del post
http://www.affaritaliani.it/fattieconti/la-nuova-frontiera-contro-la-crisi221013.html

Nessuna critica a tutto quello che cè scritto, anzi, piuttosto una riflessione:
è propio tutto vero che quello che dicono???...gli incassi delle lavandrie self service sono davvero cosi alti e così facili???
Mi piacerebbe avere qualche parere....
Ecco a voi il post.....

La nuova frontiera contro la crisi?
Aprire una lavanderia a gettone
Martedì, 22 ottobre 2013 - 09:56:00
Di Marco Scotti

Esodati e manager che hanno perso il lavoro? Oggi c’è una soluzione che potrebbe aiutarli a rimettersi in carreggiata a fronte di un piccolo investimento: aprire una lavanderia self-service. Il costo di avvio dell’attività è relativamente basso e l’impresa può rendere bene. A sostenere questa tesi è Rocco di Bari, il Director of International Sales – Europe di Alliance International, intervistato da Affari Italiani.

Direttore Di Bari, perché una persona ai margini del mercato del lavoro dovrebbe decidere di aprire una lavanderia self-service?
È il momento ideale: c’è parecchia gente che è alla ricerca di un lavoro, gente che è uscita dalla propria precedente esperienza con un indennizzo che però non è sufficiente per investimenti significativi. La nostra proposta, invece, ha un investimento relativamente ridotto e ha un ritorno molto stabile. Questa è una realtà già affermata negli Stati Uniti (dove ce ne sono 30-40.000) mentre nel nostro Paese ancora è una realtà poco sviluppata.

Quanto costerebbe? E quale sarebbe la resa di un negozio di questo tipo?
Un punto vendita di 50 mq, medio-grande per i nostri standard, può costare 60-70.000 euro. Metà della somma va nelle macchine, l’altra metà in impianti e arredo. In uno spazio come questo possono starci sei lavatrici e sei asciugatrici. Normalmente producono degli incassi dai 150-200 euro al giorno. Di media, perché quando piove si lavora di più, d’inverno si lavora di più. Su 150-200 (a spanne) su 360 giorni, stiamo parlando di 70-80.000 euro di incasso. Il costo totale di gestione è di circa il 30%, tra affitto, energia e altre piccole spese.

Si crea anche nuova occupazione?
In realtà basta avere la vigilanza, non c’è altro personale coinvolto. Parliamo di impegno minimo, che ci fa tornare a un’impresa territoriale monopersonale, una situazione cui non eravamo più abituati.

Prevedete forme di finanziamento? E che tipo di assistenza avete in mente di offrire a chi decide di aprire una lavanderia in franchising?
Nel concept che abbiamo in mente vorremmo riuscire a coprire il 50-60% dell’investimento totale, da rimborsare in 6-8 anni. La nostra attività non richiede nessuna competenza specifica, non ci rivolgiamo a lavanderie tradizionali per convertirle ma a non professionisti, gente che cerca una attività senza grande impegno, senza necessità di assumere gente. Rivolgendoci a non esperti, li seguiamo dall’idea iniziale fino alla progettazione, diamo pareri sul locale che hanno trovato, se è adeguato, facciamo il progetto di layout, portiamo l’arredo, le macchine e gli impianti. Gli forniamo l’assistenza tecnica e perfino la fornitura e i materiali di consumo (detergenti ecc) che vengono installati con sistemi automatici: l’utente non deve mettere il suo detersivo ma la macchina fa tutto da sola. Infine, ci occuperemo anche di promuovere il marchio.

Qual è il vostro “piano d’azione” in Italia e in Europa?
In Italia apriremo a Firenze il primo punto vendita pilota, ma poi vogliamo partire quasi subito con una serie di altre iniziative analoghe. La nostra idea è di 1500 aperture in Europa nei prossimi 4 anni. In Italia abbiamo un buon partner, con i suoi marchi, senza seguire un concetto di arredo. Per l’aspetto dei finanziamenti la Banca d’Italia non ci permette di operare nel settore del credito, proveremo a cercare un partner che possa farlo, ma intanto per il 2014 non potremo concedere alcun tipo di finanziamento.

Che pubblico vi aspettate di attrarre?
La base sono studenti e immigrati. In generale la lavanderia self service va molto a discapito delle lavanderie tradizionali. Con le macchine grandi e le grandi asciugatrici bastano 20 minuti per lavare tende e copri divani senza dover spendere cifre importanti nella solita tintoria.

E quali pensate che saranno le figure maggiormente interessate a entrare in questo tipo di business?
Secondo me non saranno imprenditori e negozianti a fare questo business, i nostri clienti saranno persone fuoriuscite dal mondo dal lavoro, che non sono pronte a sacrificare tutto il loro tempo. I negozi, tendenzialmente, apriranno entro 500 metri da casa.

venerdì 13 settembre 2013

IN TOSCANA IN ARRIVO I CORSI DI FORMAZIONE ANCHE PER LE LAVANDERIE SELF-SERVICE

E' questa la notizia pubblicata ieri all'interno di un sito internet toscano: http://www.gonews.it

La notizia viene trascritta così come vista:

Aprire una Lavanderia: serve la partecipazione ad un corso formativo. La nuova legge arriva in Commissione

La normativa chiarisce anche la posizione delle imprese 'self service' fino ad oggi priva di disciplina



Si sono tenute questa mattina le consultazioni, indette dalla commissione Sviluppo economico presieduta da Rosanna Pugnalini (Pd), sulla proposta di legge in materia di attività di tinto lavanderia. Sono stati ascoltati i rappresentanti delle associazioni di categoria e del sindacato. La proposta di legge disciplina le disposizioni per l’avvio e l’esercizio dell’attività professionale di tinto lavanderia; in particolare stabilisce l’obbligo di designare un responsabile tecnico in possesso di un’idoneità professionale che si ottiene a seguito della frequenza di un corso formativo e, inoltre, chiarisce la posizione delle imprese di lavanderia “self service”, fino ad oggi prive di disciplina, estendendo gli obblighi di legge anche a questa categoria fatta eccezione per l’obbligo di designazione del responsabile tecnico.


agenzie immobiiari  


I rappresentanti di Cna, Confartigianato e Confindustria hanno espresso soddisfazione per la proposta, ma manifestato preoccupazione per l’effettiva fruibilità dei corsi di formazione: fattore, questo, che potrebbe creare problemi di attività alla categoria. La presidente Pugnalini ha garantito che la Commissione lavorerà in accordo con la Giunta, nelle prossime settimane, per garantire una soluzione alla questione, senza però allungare troppo i tempi di approvazione. Da parte della Cgil, che ha espresso apprezzamento per l’atto, è stato chiesto di sottolineare l’obbligo per le lavanderie ad adeguarsi alle normative sulla salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, dato che gli infortuni sul lavoro in questo tipo di attività purtroppo sono frequenti.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale

La notizia integrale la potete visionare attraverso il seguente link:

giovedì 12 settembre 2013

NUOVA AFFILIAZIONE

Da oggi LAVANDIAMO.IT , il nostro portale per le lavanderie self service, diventa partner/affiliato di BOOKING.COM...una fantastica notizia che ci rende mooolto felici!!!


PRENOTARE LE VACANZE DIVENTA ANCORA PIU' DIVERTENTE!!!

...booking.com lo trovate in alto a destra all'interno del portale!!!
LAVANDIAMO.IT, IL PORTALE DELLE LAVANDERIE SELF SERVICE...VI RICORDA CHE ANCORA PER 3 MESI, SARA' GRATIS IN PROMOZIONE PER LA TUA SELF-SERVICE!!!!
ALLA PROSSIMA AFFILIAZIONE!!!!

lo staff di "a tutto self"

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lunedì 9 settembre 2013

Macchie - I rimedi della nonna

Le macchie. Sempre in agguato, sono pronte a colpire il vestito migliore quando meno te l'aspetti. La miglior difesa? Un immediato contrattacco.
La maggior parte delle macchie scompare se le si lava subito, semplicemente con acqua e sapone. A volte, però, la macchia è più tenace, soprattutto quando non è più fresca. In altri casi il lavaggio con acqua non è possibile. Allora molti ricorrono a smacchiatori più forti, che però possono causare qualche problema. Anzitutto, uno smacchiatore energico può rovinare la stoffa e per questo è utile provarlo prima su una parte poco visibile del capo da smacchiare per accertare che non stinga. Inoltre, tra i componenti più diffusi degli smacchiatori commerciali figurano un gran numero di solventi come il tricloroetano, il triclorometano (il cosiddetto cloroformio), lo xilolo e il toluolo. Sono prodotti sospettati di essere cancerogeni e che, se inalati o assorbiti per contatto cutaneo, possono risultare molto tossici e determinare gravi lesioni, anche letali, ai reni e al fegato.Insomma, le controindicazioni sono tante da far passare la voglia… Ma se proprio siete decisi a ricorre a questi prodotti, lavorate all'aperto oppure vicino a una finestra spalancata, poiché anche i vapori dei prodotti tradizionali possono essere pericolosi. Senza dimenticare che molti sono infiammabili: quindi non fumate, e non usateli vicino al fuoco!Fate attenzione che le bottiglie degli smacchiatori siano chiaramente contrassegnate, per non correre il rischio di scambiarle.Per sicurezza, tenete lontano dalla portata dei bambini anche glicerina, ammoniaca, alcol, acqua ossigenata, alcol a 90 gradi e olio di trementina (quest'ultimo è un distillato di resina di pino, ma ci sono imitazioni a base di essenza minerale, di tetralina o di decalina, tutti solventi tossici). Anche i "metodi della nonna" non sempre sono esenti da pericoli (questo non vuol dire, però, che alcuni smacchiatori "fatti in casa" non possano essere utili).

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Anche i comuni smacchiatori antiruggine per tessuti possono essere pericolosi, in particolare quelli che contengono acido fluoridrico facilissimi da trovare in commercio anche senza alcuna indicazione di pericolosità, (chi segue attentamente Il Salvagente conosce le nostre iniziative per farli ritirare dal mercato). La tossicità deriva dal fatto che percentuali di acido fluoridrico anche piccole a contatto con la pelle possono dare conseguenze gravissime. L'azione di questa sostanza è subdola. Chi maneggia lo smacchiatore senza le dovute precauzioni all'inizio può non rendersi conto di essersi intossicato, fino a che, anche dopo qualche ora, iniziano i dolori. Mentre sulla pelle non si nota alcun segno (se non un lieve pallore), la necrosi procede in profondità e i dolori diventano lancinanti. Allora che fare: rinunciare alla possibilità di togliere le macchie di ruggine dai tessuti? Non proprio, perché le alternative esistono. In commercio, infatti, ci sono smacchiatori a base di acido ossalico che costano un po' di più (intorno alle 4 Euro contro le 1 - 2 di quelli a base di acido fluoridrico) ma sono sicuramente meno tossici.
Tratto da un form presente all'interno di lavanderie.it

venerdì 6 settembre 2013

NOTIZIE STRANE, MA NON COSI STRANE PER DELLE SELF SERVICE...

QUESTA UNA NOTIZIA INSOLITA POCO RECENTE TROVATA SU UN MAGAZINE ON LINE:
Una storia singolare di cui indubbiamente si ricorderà per molto tempo Giovanni Amoroso. Recandosi a lavoro in metro, ha più volte sorriso ai passeggeri della sua carrozza ed è stato spesso molto gentile cedendo il proprio posto a persone anziane. Insospettiti dal suo comportamento, molti viaggiatori hanno segnalato l’individuo ai centralini dell’ATM, i quali hanno immediatamente contattato i carabinieri. Giovanni è stato arrestato in tutta calma.
incidente metro milano feriti contusi 645 Troppo sorridente nella metro, finisce in questura
Comportamento sospetto
Erano solo le dieci del mattino quando i passeggeri di una carrozza della linea verde hanno notato il comportamento sospetto di un viaggiatore. Quest’ultimo stava spontaneamente lasciando il suo posto ad un anziano. Già prima, l’uomo si era fatto notare quando era salito sulla metro salutando la gente con un vivace e cordiale “Buongiorno a tutti”. Si è poi avvicinato ad un posto libero scusandosi con la gente che aveva involontariamente travolto. Poco dopo, non ha esitato a regalare il suo giornale che stava finendo di leggere.
La tensione aumenta nella carrozza quando inavvertitamente una ragazza gli calpesta i piedi. Lui risponde alle sue scuse in maniera perentoria secondo i testimoni: “Non è nulla, si figuri”. È proprio a questo punto che la situazione peggiora. Una persona anziana, visibilmente in difficoltà a muoversi entra nella carrozza. In un battere di ciglia, Giovanni è in piedi ed invita la vecchietta a prendere il suo posto. I viaggiatori, turbati da questo comportamento, hanno quindi chiesto l’intervento della sicurezza. L’uomo è stato interpellato alla fermata di metro successiva e sistemato in questura.
Rientro dalle vacanze
Sotto interrogatorio, l’uomo ha motivato che il suo comportamento era scatenato da  “un’euforia residua dovuta alle ultime vacanze” ed ha affermato la sua volontà di rientrare in ufficio di buon umore. “Ho pensato che facevo bene, non volevo creare confusione” ha confessato Giovanni. Per i carabinieri, la reazione dei passeggeri può essere compresa: “In un contesto segnato dal terrorismo, certi attegiamenti appaiono più sospetti di altri, facendo subito notare questi individui”. In un comunicato stampa il capo della sicurezza ha  approvato la reazione efficiente dei viaggiatori.
All'interno delle self service
Quanti atteggiamenti di questo genere abbiamo visto negli ultimi anni all'interno delle self service???...se i passeggeri di questa metro fossero clienti abituali di self service, avrebbero gia denunciato tutti i vostri clienti!!..:)
Quindi o voi proprietari di self....attenti....non siate troppo gentili con i vostri clienti e cercate di farli spogliare il meno possibile...altrimenti  la chiusura sarà imminente...:)
Ovviamente questa era una osservazione satirica...ben vengano i vestiti sporchi...:)

martedì 3 settembre 2013

NUOVA LAVANDERIA SELF-SERVICE NEL PORTALE LAVANDIAMO.IT



Da oggi possiamo visualizzare, all'interno del portale lavandiamo.it, una nuova lavanderia self-service che ha deciso di prendersi più visibilità nel mondo di internet....
Diamo il benvenuto a SPEEDY WASH DI MIGLIARINO DI PISA, situata (come dal suo nome) a Migliarino, in provincia di Pisa.
Tutte le sue caratteristiche tecniche le potete visualizzare all'interno del portale all'indirizzo:
Anche tu puoi iscriverti al nostro portale e rendere la tua lavanderia self service molto più visibile!!!...per avere più informazioni sul prodotto, ti invitiamo a visitare il nostro sito alla pagina http://www.lavandiamo.it/index.php/aggiungi-lavanderia/ , oppure sempre qui nel blog nelle pagine che seguono!!!

immobiliare.it

lunedì 26 agosto 2013

TROPPI FURTI NELLE SELF!!

Furto in lavanderia self service a "Noventa Padovana". Furto in lavanderia self service Ladri scardinano cambiamonete.

Il colpo nella notte tra giovedì e venerdì alla "Pulito e Asciutto" in via Roma a Noventa Padovana.

Questo è uno dei tanti titoli che leggiamo negli ultimi mesi all'interno di post di blog di news locali o giornali di intrattenimento.
Ma perchè è scoppiata la mania dei furti nelle lavanderie self-service?
Semplicissimo: le ultime lavanderie sono dotate di casse di sicurezza blindate che racchiudono tutto l'incasso del locale, permettendo di gestire da lì tutte le operazioni di attivazione macchine e contabilità ordinaria.
Ora, che le lavanderie self service vengono utilizzate sempre di più, queste casse sono (in teoria) sempre più piene, e quindi sempre più appetibili (come le macchinette video poker di alcuni anni fa, quando ancora venivano tiempite di moneta).
Cosa molto importante anche, le lavanderie self service sono sempre monitorate da videocamere, ma non da titolari o personale, il che rende il furto sempre più facile.

case e appartamenti
Oggi le casse centralizzate diventano sempre più sicure e vengono arricchite anche da pagamento elettronico o con prepagate (vedere la comestero group, una delle case produttrici di casse).
Speriamo che i furti in lavanderie si plachino e che la gente vada in loco solo per lavare..:)

martedì 20 agosto 2013

ASSOCIAZIONE ACQUA & MIELE


Ciao a tutti....avevamo promesso di parlare di come lavare determinati capi, ma prima vorremmo farvi conoscere un'associazione nata da pochissimo che noi di "a tutto self" definiamo a dir poco geniale!!!

Si tratta di una associazione di lavanderie self service apolitica e senza finalità di lucro, che si propone di creare una stretta collaborazione tra gestori di lavanderie self service che utilizzano macchine Miele Professional al fine di migliorare la gestione della propria attività, promuoverla sul territorio, sottoscrivere convenzioni per la fornitura di beni e servizi a favore degli associati nonchè svolgere attività di utilità sociale.
Come spiegato anche sulla home page dell'iniziativa, l'associazione nasce per le lavanderie self service che utilizzano macchine Miele Professional (soci ordinari) ma possono associarsi, come previsto dall'art. 3 dello Statuto e dalle normative vigenti, anche tutti coloro che condividono le finalità dell'Associazione (soci simpatizzanti) e quindi beneficiare di tutti i vantaggi che esso comporta.

Il sito è ancora in fase di costruzione, ma all'interno si possono già trovare tutti i link utili per associarsi e tutti i contatti dei fondatori e responsabili!!
Insomma, la nostra redazione dona un 10+ a questa iniziativa, che libera finalmente l'idea della NON collaborazione tramite lavanderie self service (in continuo aumento ma con poche regole), un'idea che porta ad un individualismo spesso nocivo sia al titolare di lavanderia e sia al cliente della stessa.
Speriamo anche noi di "a tutto self", in futuro, di avere la possibilità di collaborare con questa associazione, sicuramente una valida fonte per iniziative e nuove normative.



ASSOCIAZIONE ACQUA & MIELE: http://www.acquamiele.it


post di "a tutto self", blog di lavandiamo.it

sabato 17 agosto 2013

LAVARE IN LAVANDERIA SELF-SERVICE

Le lavanderie self-service negli ultimi anni in Italia hanno registrato un boom di nuove aperture (sia in franchising che libere), dovuto soprattutto all'aumento esponenziale di clienti che (grazie all'utilizzo in altri paesi), si sono abituati quotidianamente al loro uso.
La lavanderie self-service, oggi, rappresenta una risorsa importante per tutti, grazie ai suoi orari di apertura elastici (spesso troviamo lavanderie no stop 24h), la moltitudine di servizi che può offrire (lavaggio, asciugatura, sistema sottovuoto, vendita di prodotti). Molte persone credono che la lavanderia self service sia un luogo trascurato, malfamato, sfruttato solamente da stranieri o persone senza fissa dimora, in realtà non è più cosi: sempre più famiglie si appoggiano a questo servizio grazie all'economicità dei suoi servizi (una famiglia di 5 persone può risparmiare fino al 50% rispetto alle spese casalinghe), ma soprattutto grazie alla velocità e praticità dei macchinari sempre più efficienti.



Se non hai mai provato una self, puoi sempre cercarne una vicino a te grazie al nuovo servizio offerto da lavandiamo.it, che elenca le principali lavanderie self-service presentandole attraverso orari e servizi da lei effettuati.
Lavare in una lavanderia self, può portare ovviamente anche a dei rischi, bisogna sempre fare attenzione a cosa si sta lavando, l'etichetta del capo, e la dimensione delle macchine da utilizzare.
Nei prossimi post daremo consigli su come lavare determinati capi.